ARCANO DELLA PRESENZA
Venerdì 18 Settembre 2009 19:50 | | Stampa | | E-mail
La verità umana è una e una solamente: la ricerca dell'immortalità. Tutta la vita di un uomo si svolge attorno a tale postulato, da quando prendiamo coscienza, noi cerchiamo un modo per essere immortali. Chi pensa il contrario si sbaglia, se approfondisce un po' in se stesso, capirà che quella è la sua unica ricerca.
Noi nasciamo e non sappiamo il perché, viviamo e spesso non sappiamo il perché, ma non vogliamo morire, vogliamo sempre vivere, vogliamo sempre esistere così, come siamo adesso, non ci interessa se giovani o vecchi, vogliamo solo vivere. Ci siamo svegliati un giorno e ci sembra ingiusto di doverci riaddormentare “per sempre“, ed allora per tutta la vita, cerchiamo un modo di uscire da questo baratro, che costantemente ci accompagna. I mali dell'umanità derivano da lì, in quanto le società vengono costruite sapendo che un giorno prima o poi si muore . Tutti cercano le risposte a questo quesito, gli ermetisti sopratutto, da sempre, ma la risposta non ve la può dare nessuno, perché la risposta non esiste nell'uomo comune purtroppo, perché la risposta la si ottiene solamente tendendo alla perfezione, alla purezza alla trasparenza. Se questa risposta fosse identica per tutti, la potremmo leggere su qualche libro, che avrebbe garantito all'autore introiti eterni ed a noi l'immortalità. La risposta a questo quesito la si può solo vivere. Per ottenere questa grazia il primo passo è quello di essere sinceri, sinceri con noi stessi innanzi tutto, e successivamente sinceri con il mondo. Essere sinceri con noi stessi significa dire, basta! Basta con le scuse, basta con la pigrizia, basta con la rabbia, basta con le liti, basta con le cattiverie, basta con le gelosie, perché questo atteggiamento mentale caratteristica principale del mondo moderno, è il vero veleno che ci separa dalla rinascita. Dobbiamo dire basta alla nostra imperfezione, altrimenti costruiamo un bellissimo albero, che non riusciremo mai a scalare. Quale dio, divinità o intelligenza, donerebbe la tanto agognata immortalità, a qualcuno, sapendo che il suo grado di perfezione non ancora compiuto, lo porterebbe a dominare sul mondo, e non come è giusto a lavorare con amore, affinché il mondo cambi e si evolva? Cialis does not have cialis without prescriptions effect anytime sexual stimulation is normally vanished. Albuterol breathing could also be used ventolin hfa price for purposes not indexed by this prescribed medication guidebook. It's not necessarily order zithromax about to appeal to viral or maybe fungal infections regardless of how lengthy you will end up using the item. Molti in questa ricerca, alla prima difficoltà o al primo errore si demoralizzano, e così posticipano il quesito a data da definirsi, ma questo malessere, di non esistere più, ogni tanto si ripresenta, ricordando loro la verità. Niente di più sbagliato, bisogna ricominciare, 10 volte 100 volte, un'infinità di volte, non bisogna mai arrendersi, perché se siamo sinceri, lentamente la nostra vita cambierà, e la luce inizierà a penetrare, il primo gradino sulla via ermetica sarà compiuto. La via teurgica, parte da qui, dalla sincerità, dalla voglia di cambiare, dalla voglia di perfezionarci. La via ermetica, cerca questa verità, che è anche l'unica verità, che l'uomo vuole, perché sa, che con l'immortalità ha un tempo infinito per sondare le altre verità, ma senza questa verità, non sa che farsene delle altre. Il mio Maestro quando morì aveva accanto solo pochi parenti, nessun amico e nessun ermetista, se ne andò dolcemente, e serenamente. Ogni tanto ritorna e mi viene a trovare da dove è, mi appare in sogno, per darmi suggerimenti ed insegnamenti. Quando viene a trovarmi sono giorni di gioia per me, perché egli mi manca molto, ed anche se so che c'è ancora, e che un giorno lo rincontrerò, la nostalgia della sua presenza è sempre con me. La verità della nostra voglia di esistere per sempre, è segretamente celata nel meandro più nascosto del nostro cuore, ma ci apparirà pura, luminosa, cristallina, solo quando ci saremo spogliati di tutte le nostre imperfezioni, ed allora veramente potremmo dire con una sonora risata: “ci sono sempre stato”.
I Fratelli di Hermes discepoli della scuola del Kremmerz
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IL SEME DELLA SAPIENZA
Giovedì 20 Agosto 2009 21:21 | | Stampa | | E-mail
La sapienza è un seme presente nel cuore di tutti gli uomini, ma pochissimi lo fanno crescere, nell'altissimo albero che li porta in cielo. I più lo lasciano lì ad avvizzire e se ne ricordano troppo tardi nei momenti bui della vita. Alcuni lo fanno nascere ma al primo germoglio lo mostrano a tutti vantandosi della loro grandezza. Pochissimi lo fanno crescere, e di quei pochissimi meno della metà, riescono nel duro viaggio, che li porterà alla conoscenza. Molti sono i libri che parlano delle cose spirituali, ma di questi pochissimi dicono delle cose completamente giuste, e di quei pochissimi meno della metà hanno impresso al loro interno il sigillo della vera sapienza e dell'anima del loro autore. Far crescere l'albero della sapienza in noi è cosa relativamente semplice: bastano molti anni di duro studio, arrivarci in cima è cosa molto ardua, perché la scalata, avviene solo se sappiamo condividere e vivere con l'umanità. Per scalare l'albero dobbiamo essere buoni ed amorevoli con il prossimo, ma soprattutto giusti con tutti. Accettare i nostri difetti ma soprattutto lottare tutta la vita per correggerli. Sempre costantemente ogni attimo deve essere dedicato al miglioramento di noi stessi. Per scalare l'albero della sapienza abbiamo bisogno degli altri uomini, sono loro che con il confrontarsi continuamente con noi ci rivelano consciamente od inconsciamente gli appigli per proseguire la nostra scalata. Quando il mio Maestro morì, continuai la mia preparazione e l'opera ermetica su me stesso. In quel primo periodo feci molte conoscenze, ma la più intensa e carica di frutti, fu quella passata nell'accademia Pitagora di Bari del Maestro Donato Harael De Cristo. Se devo essere sincero da lui ho avuto molto, ermeticamente parlando. Andai a trovare de Cristo su consiglio di un fratello della CEUR, era il 1976, gli telefonai e mi accordò un appuntamento, per la domenica successiva. 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Dopo alcuni rapidi convenevoli di rito, sbottò: “La tua fama ti precede ragazzo” con il fare burbero che lo contraddistingueva. “Ma come Maestro...?”, replicai io in tono interrogativo, “Sì mi è giunta notizia che sei uno psicometra d'alto livello”. Io cercai di minimizzare il più possibile, ma lui incuriosito da queste mie doti non perse tempo e mi mise subito alla prova. “Ecco tieni questo anello vorrei saperne di più?”, e me lo mise in mano. Dopo pochi attimi di esitazione mi concentrai, con l'oggetto tra le mani, e gli riferii di come mi vedessi circondato da molta acqua. In quel mentre mi resi conto che non potevo proseguire oltre, perché un forte malessere e senso di vomito mi stava sopraffacendo, mi alzai di soprassalto dalla sedia in cui ero seduto e dissi al Maestro che non potevo proseguire oltre e ne illustrai i motivi. Egli stupito mi confidò che quell'anello lo comprò da uno strano venditore alcuni anni prima su una di quelle navi che trasportano passeggeri lungo il Nilo”. Da lì capii tutto, infatti ho sempre sofferto il mal di mare. Successivamente quando il malessere passò, altre cose gli dissi riguardo a quell'anello ed egli fu soddisfatto, e mi prese in simpatia. Il Maestro De Cristo era un uomo all'antica, un uomo d'altri tempi, diremmo oggi, più vicino come mentalità ai Maestri che ci hanno preceduto che a quelli odierni, un uomo che per poter entrare nella sfera delle sue simpatie si doveva sudare sette camicie. Quando dovetti lasciarlo per tornare a Roma, si fece promettere che lo sarei andato a trovare anche il mese successivo, e così feci per ogni mese fino alla sua morte nel 1985. Ed egli fu sempre contento di vedermi. Tant'è che ricordo una volta in cui per impegni personali mi dimenticai di avvisarlo della mia visita, la domenica successiva; allarmato qualche giorno prima, chiamò a casa e trovando mia moglie gli disse “Mi raccomando signora ricordi a suo marito che domenica prossima dobbiamo incontrarci”. Di lui ho ancora molti ricordi: la pagellina che mi fece, che concordava con quella fattami dal mio Maestro, lettere, inviti, talismani, foto ed insegnamenti ... ... anche questi, in uso nella mia accademia. Fu un periodo molto proficuo, e capii molte cose della via ermetica. Ancor oggi serbo del Maestro Dott. Donato Harahel De Cristo un bellissimo ricordo. Per poter scalare l'albero della sapienza dobbiamo essere disposti ad imparare e a confrontarci con tutti, con l'amore che ci distingue fratelli di myriam, come ha moltissime volte insegnato il Maestro Kremmerz, perché ogni essere umano ha in se un piccolo tassello della verità, che può aiutarci a proseguire il nostro cammino verso il ritorno a casa. I Fratelli di Hermes discepoli della scuola del Kremmerz DEL DIRITTO DI INSEGNARE
Sabato 25 Luglio 2009 21:29 | | Stampa | | E-mail
Il diritto di insegnare, è dato a due categorie di Maestri, quelli che hanno ricevuto il mandato dall'alto, oppure quelli che lo hanno ricevuto da un altro Maestro. I primi Maestri sono i messaggeri dello spirito, essi sono la loro scuola, hanno in se la sapienza, e solo raramente si rifanno a tradizioni precedenti e se lo fanno aggiornano queste tradizioni, attualizzandole per i contemporanei. I secondi ottengono il diritto di insegnare dal proprio Maestro, dopo un tirocinio più o meno lungo presso di lui. Questo tirocinio li rende sapienti della scienza che hanno imparato; normalmente questi Maestri proseguono la Tradizione della loro scuola così come gli è stata tramandata, e la tramandano essi stessi ai loro allievi. Esempio classico è quello di Gesù e dei suoi discepoli: Gesù era sommo Maestro realizzato in se stesso, ed ha ripreso la tradizione storica in cui viveva trasformandola in una nuova dottrina, più attinente all'epoca che stava nascendo. I suoi discepoli sono stati investiti da lui, con il compito di andare ad insegnare per il mondo la sua nuova dottrina, e da allora questa tradizione viene tramandata da prete a prete nella chiesa cattolica. Il primo tipo di Maestro prende su di se tutta la responsabilità della propria missione, ecco perché egli prima di presentarsi al mondo deve purificare completamente il proprio essere materiale, affinché nessuna ombra possa deviare minimamente la fluidità del proprio agire, in caso contrario pagherebbe molto caro i propri errori. Il secondo tipo di Maestro, si affida completamente alla dottrina che gli è stata tramandata, e da lì prende tutta la luce necessaria per compiere la propria missione umana. Per molti anni ritenni il mio mandato solo un pezzo di carta, in quanto il lascito che il mio Maestro mi fece con esso, lo consideravo solo un simbolo, per la mia dedizione alla scienza che egli negli anni della mia giovinezza mi trasmise. Ero ingenuo allora, pensavo che il mondo, fosse abitato da persone che vogliono il bene dell'umanità, ma con gli anni e con la maturità capii com'egli la “sapesse lunga”. The very first time clomid for sale My spouse and i used it My spouse and i ovulated. You should not underestimate the significance of buy propecia online this unique. Propecia offers you order propecia a compelling, clinically-proven, 83% prospects for keeping just of wild hair you have at present, which is a lrage benefit. Forse tutto ciò è da annoverarsi ai suoi trascorsi giapponesi, terra in cui la trasmissione da maestro ad allievo veniva e viene ancor oggi sancita con la consegna di un rotolo scritto che attesta la facoltà di insegnare, questo per evitare polemiche e diatribe all'interno della scuola stessa. Il mio Maestro mi diede il mandato di successione, ed alla luce dei numerosi fatti che durante la mia vita si sono susseguiti e continuano tutt'oggi a susseguirsi, non potrò mai ringraziarlo abbastanza. La vita di questo mandato fu accompagnata da circostanze fortunate e da persone angeliche quali la mia compianta “tata”, che si batterono affinché esso non andasse perduto, vista la mia incapacità in quel periodo di capirne completamente l'importanza. Si sa, da giovani si crede di avere il futuro nelle proprie mani, e non si riesce lontanamente a capire quanto alcune persone ci amino e quante altre invece vogliano il nostro male. Il mio Maestro un giorno poco prima di morire, ha pensato a me, ha pensato che sarei stato il suo erede, ha pensato che ne ero degno, ed ha costruito per me il più grande talismano che avesse mai potuto costruire, un talismano che mi ha reso autonomo e mi rende ancora autonomo nel fare le mie scelte per il bene della mia scuola, senza che nessuno abbia il diritto di obiettare alcunché. La mia tata, che mi ha sempre amato come una mamma ama un suo figlio, un giorno si batté affinché il mandato rimanesse in mio possesso, non so se ne avesse intuito il suo vero valore, ma ella, che pensava solo al mio bene e si batte perché restasse mio. Il mandato oggi è con me nella mia stanza, è un foglio in cartapecora vergine di agnello, avvolto in una carta da pacchi, mi è stato dato così, e da ormai 45 anni così lo conservo. Non ne ho mai fatto un quadro, da appendere e da mettere in bella mostra, lo conservo ancora come mi è stato dato, perché il vero mandato fa parte di qualcosa che non è di questo mondo, il vero mandato è l'amore che ci unisce e che ci permea tutti quanti. Una cosa vorrei sottolineare di questo manoscritto, all'interno di esso il mio Maestro si firma come Delegato Generale, non della sua accademia, ma della fratellanza tutta, e conoscendolo bene, mai e poi mai si sarebbe macchiato del disonore di attribuirsi un titolo che non gli apparteneva, d'altro canto era il più giovane tra la schiera dei maestri/discepoli del Kremmerz. Ho fatto silenziosamente la mia opera per 45 anni, senza mai e sottolineo mai fare polemiche con nessuno. Fino ad ora ho guardato avanti con occhi bassi, ma oggi forse è venuto il momento di cambiare. Oggi la cosa che mi preme maggiormente è che l'eredità del Kremmerz, che trasmise per intero al mio Maestro, il quale la trasmise per intero a me, venga trasmessa ai miei successori, senza che alcuno possa confutarne la bontà. Il mandato è solo la medaglia della trasmissione, perché i segreti, e sottolineo i segreti veri, mi sono stati trasmessi tutti anch'essi, ed è forse per questo che non ho mai prestato molta attenzione al mandato in se stesso, ma senza di esso forse oggi la mia accademia non esisterebbe più. I Fratelli di Hermes discepoli della scuola del Kremmerz IL MAGO E IL BAMBINO
Martedì 02 Giugno 2009 17:12 | | Stampa | | E-mail
Al tempo in cui zio venne ad abitare nella casa dove vivevo, ero ancora bambino, e seppur ormai moltissimi anni ci separano da quell'evento, quel giorno è ancora impresso nella mia mente. Era il periodo di poco successivo alla fine della seconda guerra mondiale. Abitavo con mio nonno paterno e la mia famiglia, in una bella villa situata nella campagna romana, circondata da un ampio parco. Il viale d'ingresso finiva con una scalinata che conduceva alla porta principale della casa. Fu proprio su quella scalinata che lo vidi per la prima volta, egli saliva sorridente su per i gradini, mentre il nonno, la mia tata, ed altre persone di cui ora non ho più memoria, erano indaffarati ad accoglierlo. La notizia dell'arrivo di zio, ci aveva già messo in agitazione fin dai giorni precedenti, era tanto tempo che la mia famiglia non lo vedeva, fu interprete presso l'ambasciata giapponese a Tokio per molti anni, ed allora un incarico simile significava inevitabilmente una separazione. Salì, mi prese tra le braccia, mi diede un bacio e mi sussurrò nell'orecchio: "tu nasci già imparato bambino mio", frase che compresi solo molti anni dopo. Quel periodo post bellico, fu molto duro, ma avere zio e zia per casa davano gioia e felicità a tutti quanti. "Decimo Dan, Decimo Dan", spesso sentivo zia sorridente rivolgersi a lui con aria canzonatoria, adducendo ai sui trascorsi marziali, in terra giapponese; non so se fu mai effettivamente decimo dan, ma ciò che è certo è che fu colui che portò per primo le arti marziali in Italia, nel lontano 1945. Una cosa mi incuriosiva di lui: egli solleva rinchiudersi in una stanza della casa, a fare pratiche "segrete", che a qualsiasi bambino della mia età avrebbero dato un senso di mistero e di fantasia. Pian pian la curiosità si impadronì di me, sempre più spesso andavo vicino e quella porta chiusa, silenzioso come un felino, per guardare dal buco della serratura; ma, la luce proveniente dalla finestra di fronte non lasciava intravvedere che ombre in movimento e poco più. Un giorno mentre ero intento in quella mia attività furtiva, accadde l'inevitabile, la porta si spalancò di colpo, e mi trovai di fronte alla sovverchiante figura di zio, che con aria severa e intimidatoria, mi prese per un orecchio, e mi fece entrare nella stanza, chiudendo la porta dietro di se. Sono ormai passati sessant'anni da quel giorno, e da quella stanza non sono più uscito... I Fratelli di Hermes discepoli della scuola del Kremmerz Consult with zithromax no prescription your wellbeing care qualified before stopping or simply starting many medicinal drugs. For anyone who is buying cialis online taking some medicines which could enhance the level of Cialis while in the maintain, you're not designed to take beyond 10 mg of Cialis in just 48 hours. Hair growth buy propecia medicine , Propecia (finasteride) might be related to a unwanted effect of love-making dysfunction, a difficulty which might not disappear for good after therapy has prevented, researchers coming from George Washington College or university reported within the Journal with Sexual Medication. |
LISTA ARTICOLI
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- LA COSCIENZA CHE DIVIENE AMORE DI DIO
- UN OMAGGIO AL MAESTRO GIULIANO KREMMERZ
- LUZ, IL NOCCIOLO DELL'IMMORTALITÀ
- ESEMPI DI PRUDENZA E SAGGEZZA
- LA DIMENSIONE TRASCENDENTE È IL CULTO DIVINO.
- DAL LIBRO I FONDAMENTI SPIRITUALI DELLA VITA DEL FILOSOFO VLADIMIR S. SOLOVIEV
- APPENDICE AL TESTAMENTO SPIRITUALE DI SALVATORE MERGÈ SULL’ "ALCHIMIA MATERIALE"
- PREGHIERA A MARIA
- LE MOTIVAZIONI CHE INDUSSERO GIULIANO KREMMERZ A ESCLUDERE I MASSONI DALLA NASCENTE E FUTURA FR+ TM+ DI MYRIAM.
- GALILEO ALL'INFERNO
- CONSIDERAZIONI FRATERNE
- IL VIAGGIO DI DANTE ALLA LUCE DEI RIMANDI ASTRONOMICI
- UN PENSIERO DI RINGRAZIAMENTO PER IL TESTAMENTO SPIRTUALE DEL M° SALVATORE MERGÉ
- LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A FIRMA DI UN FRATELLO DI HERMES
- NOTIZIA STRAORDINARIA !!!
- KHEPRI
- LA PICCOLA CORONCINA PER LA DIVINA PROTEZIONE
- CURIOSITA' ASTRONOMICHE
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- LETTERA DI RINGRAZIAMENTO E ALCUNE RIFLESSIONI SUL TESTAMENTO SPIRITUALE DI SALVATORE MERGÈ
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