DALLA NUOVA GERUSALEMME (Parte seconda)
Dalla Nuova Gerusalemme
III.
ALLA STAMPA DI TUTTA LA TERRA
Prima che l’uomo fosse stato buddista—
gentile—cristiano—maomettano ecc. era
figlio di Dio.
E’ circa un secolo che eminenze ecclesiastiche, ed universitarie, di varie nazioni, incominciarono un serio lavoro su gli Evangeli, sopra i quali i preti romani basano il loro diritto di supremazia religiosa.
Da tale lavoro, si divenne alla conclusione, « che Gesù Cristo, non lasciò scritto alcun che; — le sue parole furono pronunziate in diverse occasioni, ed in varie epoche; furono raccolte in mezzo la via, da gente ignorante, e trasmesse con più o meno alterazione, di bocca in bocca; — in tal modo dopo un tempo troppo lungo, dalla sua morte, si formò una tradizione religiosa popolare, che fino al quarto secolo vi si fece soffrire un ordinamento, un accomodamento, un adattamento, tendenti ai fini mondani ».
Stabilita ora la certezza, e l’ordine come si svolse questa imperfetta tradizione; — « un numeroso corpo d’Apostoli , ha ricominciato una nuova Evangelizzazione , sostenuta da intelligenze sovraumane ».
Si assicurino le timide coscienze — La chiesa romana per costruire un corpo di dottrina, vaga, incerta fino al secolo XV, e non sarebbe riuscita, a stabilire alcun canone, se il potere temporale « per fini egoistici, o per ragion di Stato, non fosse accorso, in suo aiuto ».
Tutto il mondo sa, che l’uomo è aspettatore del culto della nuova alleanza, ed ora è preciso fare conoscere, fino all’estremità della terra, che questo culto puramente cristiano è praticato da una Comunità religiosa, in Francia, Germania, Italia, Danimarca, Norvegia, Austria-ungarica, Gran Bretagna, Svezia, Svizzera, Turchia e nelle due Americhe.
Questa Comunità in adempimento della sua altissima missione, prega tutta la stampa della Terra far conoscere agli uomini, che la grande, potente, infinita azione della Provvidenza, che incominciò con Cristo, sta per avere compimento.
La smania di ritenere ogni religione per sé la verità è finta; — la forza di costrizione non ha più valore; tutti comprendono che la Religione, come l’Amore, è la natura: — ed è Una come Dio. — Ha esistito — esiste, ed esisterà — Essa è la Carità.
La Religione, che proclama la Nuova Gerusalemme, è la vera redentrice, — essa soddisfa tutte le aspirazioni dell’anima. Voi egregi pubblicisti chiarite, con più o meno approssimazione, la profezia di Daniele, — di S. Giovanni nell’Apocalisse, per così far sapere a tutto il mondo che lo svolgimento della nostra Corporazione è l’effettuazione del valore di Dio.
La benedizione dell’Eterno sia con voi.
IV.
ALL’UMANITA’
Indicare agli uomin un faro, che li
conduca alla vita avvenire, è come
richiamare i morti alla vita.
Noi non siamo figli della madre Terra, come si faceva apprendere ; ma del Padre universale, che la feconda.
Accettate perciò questo giorno (1.gennaio) di festività mondiale l’amplesso, che da tutte le parti, la nuova alleanza v’invita, carico di Amore.
La morale filosofica, che con divina missione, insegna la nostra Comunità è la legittima figlia della Scienza e della Religione.
Questa è l’Arca santa, che tutti i popoli sono chiamati a custodire.
Ai nostri tempi, quel che bisogna è, il buon esempio, e questa grande scuola, dev’essere esercitata da tutti.
Senza insegnamento morale, è impossibile la civiltà; — senza civiltà impossibile lo sviluppo animico; — senza sviluppo animico, impossibile il sentimento della coscienza: — senza coscienza, impossibile lo sviluppo delle facoltà psichiche; — senza facoltà psichiche sviluppate, impossibile avere dei rapporti astrali; — senza rapporti astrali, impossibile vivere in Dio con Dio e per Dio.
La verità che annunziano le Comunità della nuova alleanza, sono Ostia che unisce uomini, popoli e nazioni; — suggello della nostra santa missione; — brillante luce, che elevando gli esseri sopra sé stessi, fa iniziare ed anche sviluppare negli uomini « la natura degli Angeli ».
La nostra « Corporazione », sparsa per tutta la Terra, invita « l’intera umanità volere entrare nei nostri Santuari », situati in luoghi solitari appropriati.
La chiamata è diretta tanto agl’inesperti giovani, che alle deboli donzelle — tanto agli uomini perduti, che alle donne lascive, — tanto all’incredulo, che al credente, come ancora al povero, al ricco, all’infermo ecc.
Nei nostri Santuari si troveranno “ Sacerdoti ”, destinati a rappresentare la “ Provvidenza ”, — a consolare gli afflitti, — ed a condurre le anime a Dio. “ Chi mangerà di questo pane, non morirà in eterno ”.
Il lavoro divinamente « magico », delle nostre « Corporazioni », è tramutare i « lupi in agnelli », di che Gesù Cristo ne insegnò il « processo »; — Egli lavò i piedi agli Apostoli,— mangiò coi peccatori,— nacque in una stalla;e morì sulla croce.— Questo è il nostro esemplare;— « seguitelo, e vi troverete salvi ».
Non traviamo, come per lo passato,l’« idea religiosa »:— non la poniamo « in commercio »;— non la « disfruttiamo », e non ci facciamo complici dei peccati di coloro, che se ne servirono « per insanguinare la terra ».
Per quest’« inumana condotta », la « maledizione di Dio », è caduta sui figli di Caino, che senza avvedersene, hanno sperimentato per secoli;— che è mancato per tutta la terra « il pane quotidiano », anche a coloro che vorrebbero mangiarlo bagnato di lagrime di sudore.
La totalità degli uomini invece di prendere il Cristo per esempio — prendendo quello degli « scribi e dei farisei », trasformarono la Terra in assoluto Calvario. Lavorate a questo supremo fine, e sarete « redenti ».
« Dopo la morte, la vita più rigogliosa »,— Umanità della Terra svegliati, ed affluisci compatta nei nostri sacri Santuari — Là vi aspetta Gesù resuscitato. Ascolta la sua amorosa voce. — Egli dopo di averti guidato sopra la Terra riceverà, piena di gloria, l’anima tua in Cielo.
Dott. Salvatore Catalano
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