A COLORO CHE DESIDERANO " LA PROVA CONVERTENTE E INCONFUTABILE" 

Ai Sigg. Dott. D. P., Dott. A. G. V. R. e incredulo

 

I lettori del Mondo Secreto sì dividono in più classi:

Coloro che credono senza vedere — e sono i benedetti da Cristo;

I semplici studiosi di una scienza che ora appena, per il grosso del pubblico, vagisce e che aspettano la prova del fuoco (la innegabile) per convertirsi;

Gli incerti, eternamente titubanti se darsi o no al diavolo, se farsi rapire dalla fiorente poesia di una scienza del mistero o restare terra terra con la scienza officiale;

I miscredenti per educazione che per decidersi a credere si debbono decidere a fare la vostra scoperta, e che vorrebbero, in altri termini, rivelarvi all'attonito mondo degli accademici come un fenomeno da fiera ed annunziarvi come un soggetto degno dello studio dei patologi.

Gli ultimi, quelli che desiderano vedervi all'opera, armato di spada e verga e convocare i farfarelli di tutto l'universo in una campana di cristallo, o sfoderato dal vostro corpo materiale come un doppio amorfo, o evocante le ombre dei morti ad uso e consumo dei vaghi di esperimento — questi ultimi, dico, sono i più e tra essi alcuni, mossi per questa via, si convertirebbero lealmente.

E ad essi che io m'indirizzo, ai pochi che vogliono vedere per convertirsi sinceramente — o comechè essi, per il desiderio loro ben determinato, non sono delle persone del volgo dei profani, così devo loro dei chiarimenti, affinché di tutte le lezioni pubblicate e da pubblicarsi nel Mondo Secreto ne ricavino un succo, e non si dica che quando un occultista si decide a parlare ha il dono di non farsi capire.

----------------------

La magia che io esumo sotto una forma compatibilmente concorde con le conoscenze contemporanee dei profani è quella classica, contenente tutti i principii fondamentali delle scienze spirituali e materiali.

Finora si è detto: la magia è un arte da ciurmatore e il solo nome di mago è poco serio. Invece i pochi lettori che mi hanno seguito dal 1897 fin'oggi, cominciano a capire che il solo volersi appropriare il nome di Magister Magus Perfectus è temerario — perchè quell’uomo sarebbe il personale ritratto di un Dio sulla terra.

Però io ho detto che tutti gli uomini possono arrivare a questo esercitando le loro virtù dello spirito (animo e psiche) e obiettivando nel campo della realtà materiale ogni creazione della loro immaginazione.

Se la lingua latina si studiasse bene, secondo i principii della etimologia sacerdotale, le verità si troverebbero nelle parole. Immaginazione, italiano, viene dal latino imago, che, analizzata secondo quanto ho detto, si divide in i-mago aut in-mago: e vuole indicare una potestà della mente di determinare nell’astrale una concezione, tal quale come fa il mago (sic ut in-mago) per ottenere una realizzazione in pratica.

L'architetto (massone o muratore, concepisce il disegno di una casa e lo traduce in atto prima disegnando e poi costruendola materialmente — perciò la Massoneria si serve, senza spiegarlo, di tutto un linguaggio e di tutti i segni simbolici che dovrebbero avere questo concetto fondamentale di tradurre e costruire nella pratica il tempio ideale della giustizia di Salomone — sapienza, prosperità e pace che sono, socialmente, non troppo vicini alla nostra epoca.

Gli studiosi che sono arrivati a questa realizzazione di pensare e realizzare, s’intende con le sole forze magiche, sono degli adepti riusciti della Scienza perfetta o Magia, ma a costoro bisogna chiedere quello che è strettamente logico di chieder loro, la scienza cioè, il modo di pervenire ma non il modo di convertirvi.

Per convertirvi, se voi siete preparati ad un ascenso, egli fa appello alla vostra ragione sviluppata e vi affilia alla sua scuola per farvi trovar facile il primo cammino: come un maestro ai discepoli nella scuola volgare, egli vi dà quello che crede utile di dare. È poco scientifico chiedere più di questo, se questo è tutto.

— Ma, dice lo scettico, che cerca quei tali fatti da protocollarsi e documentarsi, ciò che può convertir noi è il fenomeno imponente. Io non domando altro che vedervi in corpo astrale, in forma tangibile...[[1]] oppure vedervi come Simon Mago volare, o come il Beato Giuseppe da Copertine ballonzolare in aria.

La domanda non ammette replica: o siete mago e dovete saper volare e dovete potervi manifestare a me dovunque, perchè lo spirito non conosce spazio — o non lo potete, ed allora la Magia è un vaniloquio.

Questa domanda che sembra a prima vista una formidabile sfida alla potestà magica, non è una domanda logica: bisogna prima diventar discepoli di fatto di un maestro e poi tentare di ottenere qualche cosa: il Cristo non si trasfigurava che innanzi ai prediletti, gli apostoli, e a chi gli domanda una grazia egli chiede prima se crede. Elia non ridà la vita che al figlio della vedova che gli aveva dato ospitalità. Mosè non compiva il miracolo della pietra che dà acqua che con Aaron,..

Oggi invece la posizione è invertita, perchè si dice: Se vuoi tu che posi a maestro convertirmi, fammi questo. E che importa al maestro che tu non voglia convertirti alla spiritualità? — Ha egli forse in mira di fondare una setta, una religione, una chiesa nuova e assidersi a papasso?

La domanda rassomiglia per la sua ingenuità a quella sciocca di un bambino che visitava il tempio di San Pietro:

— Papà perchè non mi compri una cupola di S. Pietro per metterla sulla nostra casa? Il babbo sorridendo disse al figliuolo:

— Caro bimbo, la nostra casa non è per quella cupola, bisogna prima preparare la casa e poi vi porteremo la cupola.

Ma credete voi che avete sano l'intelletto che l’organismo di un uomo spiritualmente evoluto, capace di darvi prove di fenomeni trascendentali ed intellettuali mille volte superiori a tutte le levitazioni del Giuseppe da Copertine, possa esser cupola per ogni modesta casa?

Non è la cupola è la casa che non affida. Potrei dirvi che come profano avete ragione: che il pubblico ammira e batte le mani ad un uomo cannone e passa non curante innanzi ad un edificio recentemente costruito: che voi volete delle esperienze acrobatiche dal direttore della compagnia: che voi desiderate che l’architetto di un monumento, prenda la cazzuola e sudi a costruirvi il piedistallo di silice. — Ma io vi dirò semplicemente così: permettete che io vi dia la certezza di un occulto potere, umano ed extraumano, con una iniziazione progressiva — io non sono un fakiro dei templi della Imalaia, nè Homo, nè un medio sul genere della Paladino: diversamente non potrei scrivere un libro che vanta tra i suoi pochi lettori degli uomini e filosofi colti, non sarei un maestro di magia, nè avrei la libertà di non aver bisogno di alcuno. Nelle condizioni soprascritte della Paladino, io mi farei scritturare per un giro artistico, ma non insegnerei le leggi della scienza nè interesserei degli uomini della cultura di coloro che mi scrivono, e cui son dirette queste parole.

Questa iniziazione progressiva cui io accenno non è nè sarà un vaniloquio.

Io la traccio con una pratica che, per la sua semplicità, tutti, giovani, giovanetti, signore, uomini validi possono cominciare a seguire senza grave incomodo. Sarà ottima pei medii: maggiormente proficua per chi vuole arrivare ad ogni costo: e offrirà agli sperimentatori di sonnambolismo, che trovino una compagna adatta, a prodursi nella medianità magica. Solamente, io ho pregato, se non si ha nettamente l'ideale di voler imparare qualche cosa di nuovo, di non tentare questo ignoto e lasciare che la lumaca, non metta fuori la corna: per molte ragioni, sopratutto per impedire con la non pura idealità della scienza che quell’ignoto Signore che verrà a visitarvi, appena voi ne sarete degni, non faccia, alla rovescia, il vostro bene, calcando sulle vostre cose mondane la sua mano invisibile e dandovi prova della sua presenza influendo attraverso tutto ciò che può farvi piacere, cangiando ogni carezza in randellata.

Questa pratica serve a scozzonare il nudo organismo psichico del neofito dandogli la possibilità di fenomeni di ordine superiore, e certamente una luce tale da permettere di praticare tutti gli esperimenti e intendere tutte le teorie che andrò pubblicando in seguito; giacché finito il primo ternario astrologico

 

noi entreremo nel secondo ternario

 

nel quale ogni studioso deve cominciare, preparato com’è, a esperimentare e a tentare i primi problemi di magia naturale, cioè:

1.° Influenza dell’uomo sull’uomo,

2.° Influenza dell’uomo sull’ambiente,

3.° Azione determinata su uomini, ambiente e cose inanimate.

4.° Limiti della magia naturale e possibilità di entrata nel mondo extraumano.

Il quale mondo extraumano comincia a schiudersi all’incipiente nel pianeta di saturno b, cioè al settimo punto, in cui i limiti della magia naturale confinano col mondo degli esseri invisibili, ed allora o si va innanzi o si rimane un aborto in magia.

Tutto ciò, il lettore lo intuisce, non lo abbandono al caso. Spiego, scrivo, raccomando delle precauzioni. Chi esegue le mie pratiche si metterà in comunicazione diretta con me, per mezzo di determinate cose che svilupperanno in terreno propizio, ed allora di QUANTO SCRIVERÒ di OSCURO, IL PRATICANTE CAPIRÀ LO SPIRITO, mentre il lettore volgare intenderà la lettera SOLAMENTE.

Questa insomma è la chiave di tutto un edificio (Massoneria?) filosofico, che avrà la sua grande influenza sulla creazione di una scuola la quale faciliterà le ricerche individuali e il progresso di quelli che si sentiranno spronati dai successi a continuare nelle ricerche.

Studiando e praticando quanto io scriverò, ciò che oggi si domanda come un esperimento, cioè il vedere e toccare il corpo astrale di un maestro, si otterrà facilmente, perchè allora il fenomeno sarà possibile ed ora no, non per altra ragione che per mettere su di una casa la cupola di S. Pietro vi è bisogno di renderla atta a sopportarne la mole.

— Ma, risponde lo scettico, dei templi dell'India si scrivono tante cose; dei bramani si dicono mirabilia... È vero; ma lo studioso ricordi che altro è parlar di templi ed altro è parlar di scuola: come altro è discorrere di un collegio medico in un ospedale di primissimo ordine, e altro è parlare di un medico magari di fama mondiale. Nell’ospedale vi ha tutto ciò che occorre a qualunque insegnamento e il soccorso anche imprevisto; nel consultorio di un medico invece, non si può pretendere che ciò che il medico può dare agli altri e vuol dare.

Vi è iniziato che può fare delle cose che altri non può: dipende dalle sue condizioni speciali: un architetto potrebbe edificare rapidamente un edificio che altri in tal tempo non può, perchè l'uno dispone di operai e mezzi materiali che l’altro non è disposto a usare o non ha che per determinate opere.

Generalmente si crede la più facile cosa del mondo esteriorizzarsi non solo, ma rendersi tangibile, cioè plastico, cioè sensibile a coloro che non escono dall’ordinario della sensibilità umana — mentre non si capisce e non si pone attenzione che nel circoli di esperienze spiritiche non si producono i fenomeni che modificando la sensibilità degli intervenuti e che nei templi i miracoli o i fatti anormali non si verifìcano che con uno STATO di crisi degli spettatori. D'altronde nature eccezionali possono dare determinati fenomeni, ma non danno che quei fenomeni: il Beato Giuseppe da Copertino era levitante ma non faceva che quello e la Paladino non fa che ripetersi: riuscire completo in tutto non è che dei messia.

Ora mi permetto riprodurre dall’opera magistrale di Stanislao de Guaita, questo che riguarda l'esteriorizzazione del corpo astrale, affinché si sappia quanto se ne debba sapere:

« Allo stato normale il corpo fluidico è invisibile, ma può, obbiettivandosi, rendersi compatto in una misura più o meno accessibile ai sensi; sia che egli obbedisca alla efficace volontà degli adepti o che egli si trovi in certe condizioni poco frequenti che determinano le variazioni dell'atmosfera iperfisica di cui è circondato il nostro pianeta. Allora diventa visibile e presenta anche una incredibile resistenza al tatto ».

Ma, dopo quanto detto che, in potenzialità tutti gli uomini possono riuscire a esteriorizzare il loro corpo astrale egli aggiunge testualmente:

« Questa esperienza è cosa grave: qualsiansi le precauzioni che si prendano non si tenta mai senza pericolo.

« Prima, il Perispirito in stasi di condensazione, che incontri sul suo cammino una punta metallica è seriamente minacciato: per poco che la sua sostanza centrale sia intaccata, il coagulato si dissolve e la morte è certa. Nel caso in cui un oggetto acuto si limiti a sfiorarne la periferia, una parte notevole della sua vitalità è subitamente sottratta a lui come l'elettricità di una nuvola dalla cuspide di un parafulmine. Il corpo astrale corre il medesimo rischio, per questo fatto, del corpo materiale dopo un’abbondante emorragia: — la sincope ».

E qui il Guaita comincia ad enumerare tutti gli altri pericoli, specialmente quello di vedere il proprio corpo materiale invaso da larve o spiriti vaganti dell'astrale e si riferisce al vocabolo alienato e alienazione mentale la cui origine dimostra che i mutamenti di personalità nei casi di follia sono appunto da addebitarsi ad ospiti nuovi in case da cui il proprietario è stato messo alla porta o ridotto a servitù.

— I maestri però, soggiunge lo scettico, devono sormontare tutti questi ostacoli, e fare, vincendo tutti i pericoli, ciò che è tanto pericoloso di fare.

Perfettamente: ma i neofiti che vogliono davvero, non hanno che a praticare e purificarsi: appena saranno progrediti tanto quanto si può arrischiare di porre la cupola di S. Pietro sul nuovo edificio psichico, non hanno che a chiamare insistentemente con la voce dell’animo e della volontà, e, senza illusioni e senza sorrisi, mi vedranno, mi toccheranno e mi sentiranno, dovunque e comunque vogliono. Questo è tutto il programma della scuola che inizio. Rendersi atti a vedermi e a sentirmi è il compito vostro; rendermi visibile o sensibile a chi è pronto, dovunque si trovi, questo è mio volere.

giuliano kremmerz

 

 

 

Per una "Società di Ricerche Psichiche„ in Napoli 

Ai Signori DETKEN & ROCHOLL

Editori del Mondo Secreto

Napoli

Carissimi Signori

Nella Rivista di Studii Psichici che si pubblica in Torino con mia meraviglia leggo il seguente poco incoraggiante articolo, del quale pongo in rilievo alcune frasi.

 

Si annuncia da Napoli che si sta colà preparando la costituzione d'una Società per le Ricerche Psichiche. Suo scopo principale sarebbe di creare un centro per le riunioni, per gli esperimenti dei medii, per le conferenze e facilitare la formazione d’una biblioteca speciale, che aiuti nelle ricerche chi ne ha bisogno. Tutti potrebbero iscriversi — dice il suo programma — occultisti, spiritisti, teosofi, sperimentatori e volenterosi d’imparare.

Sarebbe dunque — a quanto sembra — uno dei soliti Circoli di studi spiritici, con la differenza, però, che il Sodalizio non sarebbe ascritto ad una data Scuola, ma sarebbe costituito di persone d’ogni idea in fatto di psichismo. Una Società di questo genere vive, tant bien que mal, in Torino da alcuni anni, e certo non vi ha fatto del male allo svolgimento degli studi psichici: quindi un Sodalizio consimile può forse vivere e rendersi utile anche in Napoli, quando soltanto procuri di non cadere incoscientemente fra le mani di speculatori, e non sia indipendente da questa o quella Scuola soltanto in apparenza.

Senonchè, il nome di Società per le Ricerche Psichiche può creare una pericolosa confusione, lasciando credere a taluno che il nuovo Sodalizio abbia a riuscire una ridevole caricatura della famosa e benemerita Società di Londra. Un tentativo di costituzione di Società di tal genere fu fatto in Milano da dotti uomini come Brofferio, Schiapparelli, Finzi, Ermacora, ecc., e non riuscì. Figuriamoci ciò che accadrebbe altrove in diverse circostanze! Una Società di questa fatta non potrebbe avere utile e lunga esistenza fra noi, tranne che raccogliendo nel suo seno uomini i cui nomi siano circondati da quella stessa aureola che in Inghilterra illumina quelli del prof. Lodge, di William Crookes, del prof. Sidgwich, del prof. W. James, del Vescovo di Ripon, dell’on. A. J. Balfour, del Conte di Crawford, del prof. J. J. Thomson e dei tanti altri illustri personaggi che ne costituiscono il Consiglio direttivo. Cosa che, pel momento, non si può ancor sperare in Italia. Occorrerebbero poi centinaia di soci, disposti a pagare una larga quota, per provvedere i mezzi per retribuire medii, lettori del pensiero ecc., di pagare viaggi a località in cui accadono fenomeni spontanei, e sopratutto per la pubblicazione degli Atti della Società. Dacché nessuno studio, per quanto ben compiuto, potrà mai essere preso sul serio, se pubblicato in un periodico, ove sia preceduta da una comunicazione fresca fresca dello Spirito di Sant’Agostino o di Napoleone I° sul disarmo e la pace universale, o sia seguito dalla chiara spiegazione delle leggi che reggono l’Universo per mezzo del Tetragrammaton, JOD, hed, vav, hed; atma, BUDDHI, manas, kama rupa e altrettanti lagrimevoli... facezie,

Avanti dunque: adelante Pedro! ma adelante con juicio.

Non so perchè un giornale di tanto pregio diventi un po’ soverchiamente acido con questa nascitura Società di Ricerche Psichiche che una Rivista di studii psichici dovrebbe certamente incoraggiare; perchè forse crede suo dovere di far l’oca capitolina onde siano impediti gli ingenui sottoscrittori a cadere nelle mani di speculatori capaci di cavarne un frutto nelle prossime elezioni politiche o per evitare ai novizii che piombano nelle bocche dei diavoli della magia?

Domando a voi, editori del Mondo Secreto, il permesso di mettere i punti sulle lettere ebraiche e tagliar corto a sottintesi che nuocerebbero al concetto della nostra pubblicazione, e dichiarare:

1.° che il Mondo Secreto non ha niente a vedere con la società di ricerche psichiche di prossima fondazione a Napoli;

2.° che io non ne sono il fondatore perchè io non fonderei una società di ricerche psichiche... giacché non vi è niente da ricercare ma vi e tutto da studiare e imparare nella magia che predica da secoli ciò che oggi la gente che vuol parere profonda vuol mettere in... protocollo:

3.° che io applaudo e sottoscrivo alla bella iniziativa sicuro di concorrere all’opera di progresso che lo spiritualismo si propone, come applaudirei a qualunque idea consimile che spuntasse in altra regione d'Italia o del mondo, e, potendolo, vi concorrerei col mio obolo;

4.° che il Mondo Secreto e il suo direttore non hanno alcuno scopo diverso dal palese, il quale è di insegnare a chi vuole imparare e diffondere tra coloro che hanno vaghezza di studii nuovi, che la Magia, dottrina filosofica e pratica, è una realtà di sintesi scientifica da meritare tutta intera l’attenzione dei progrediti;

5.° che ho messo al Mondo Secreto il titolo di avviamento alla scienza dei magi, appunto per non generare confusioni e perchè io non credo che il pane non debba chiamarsi pane per nascondermi dietro il paravento di una società di ricerche o di fondare una società di studi psichici;

6.° che se la Rivista di studii psichici vuole assumere la gratuita inserzione degli atti di questa società, se la vedremo costituita, il Mondo Secreto volentieri cede il posto, perchè una Rivista di Studii Psichici sarà certo più adatta a pubblicare le ricerche della nascitura società.

Ora però alcune illustrazioni a queste dichiarazioni brevissime.

Io sono molto e cordialmente addolorato che gli spiritualisti in Italia debbeno più che in Francia, fare a capelli, quasi che lo studio della Verità sia una impresa commerciale in cui il bottegaio abbia a guadagnarci quattro scudi in più o in meno — e credo che sia opera deleteria questa di combattere a colpi di penne e di inesattezze l'Opera degli altri e sospettarla, escludendo dalle clientele coloro che credono in altre inter-penetrazioni. Mentre il giornale di Torino scrive tanto garbatamente su di una società di studii che appena ora si tenta di fondare a Napoli, a Milano nella assemblea della Unione Kardekiana si propone un articolo allo statuto che impedisce agli iniziati di altre società di far parte dell'U. K. E perchè? per impedire che cosa? — ma le società spiritiste, con tutti gli articoli restrittivi e i non restrittivi, senza che nessuno possa impedirlo, sono destinate a fare da semenzaio alle società iniziatiche più alte. Il ripetere le parole del Brofferio che gli spiritisti si debbono separare dagli occultisti e dai teosofi è ripetere una sciocchezza messa inconsapevolmente fuori da un uomo di talento come il Brofferio; gli occultisti non sono che degli Spiritisti che studiano tutte le leggi dello spirito umano e che non si fermano alla sola cieca persuasione che la voce dell'ignoto sia sempre quella dell'anima disincarnata di un Alfredo, di un Antonio odi un Quinto Cursio Travicello. È opera anticivile ed oscurantista ogni opera di separazione e il Mondo Secreto porta impressa sulla sua copertina, fino dal 1897, che rispetta tutte le scuole, le affratella, le riunisce, le fonde nell’ideale alto della spiritualità: ora perchè tutto questo affannarsi a dividerci, a combatterci con una ostinazione che nuoce alla progressiva diffusione dello spiritualismo in Italia?

La Contessa Elena Mainardi, di cui pubblichiamo in questo numero il ritratto, scrive una lettera al signor Direttore del Vessillo Spiritista ben calcando sul concetto oramai diffuso, che dell'occultismo nessuno capisce niente, e che perciò non vi può sottoscrivere — mentre personalmente è tale paziente studiosa di fenomeni occulti, specie della fotografia spiritica, che diventa un soggetto di molto interesse anche per gli occultisti, tenuto conto sopratutto della sincerità degli esperimenti suoi, e della lealtà sua sulla quale si può fondare senza discussione. Il progresso che otterrà la signora Contessa nei suoi esperimenti fotografici la farà preziosa al progresso della spiritualità in genere: ora non è detto che per essere tale produttrice di fenomeni debba appartenere allo spiritismo più che all'occultismo: essa appartiene alla scienza, la quale nella sua fede dovrebbe unirci in una famiglia sola.

Ho detto inoltre che io non fonderei che una scuola di magia: con questo ho ripetuto nettamente la mia idea di ripristinare gli studii magici — e in un'altro scritto che pubblico in questo stesso numero più nettamente determino il mio concetto; ma, se il terreno io trovo infecondo, e trovo l'ostacolo nelle convinzioni aprioriste della gente che vuol discutere per far mostra di valentia sofistica, io chiudo il libro e depongo perfino l'idea di una scuola di magia che mi è tanto a cuore, perchè ciò che impedisce la rapida formazione di questa scuola, con un metodo diverso, è appunto la diffidenza che desta nella famiglia latina qualunque apostolo di verità... nuove per la loro antichità: diffidenza ingigantita dalle mezze parole di quelli che non potendo dottoreggiare e spropositare nell'occultismo, tentano di screditarlo.

Nè si creda che questo sia un patrimonio degli ignoranti: il direttore della Rivista di Studii Psichici chiama il Tetragrainmaton una facezia lagrimevole, dando così dell'animale a tutti i rabbini che hanno fatto studii di cabbala e del faceto a tutti quelli che da Pico della Mirandola, a Franck e al Papus e a me hanno gittate in pasto agli studiosi le contemplazioni della verità assoluta! e nella Storia dello spiritismo discorre di Magia come di una impostura e confonde il mago che dava responsi e quello delle novelle col mago filosofo e pratico delle leggi filosofiche occulte, di cui si può ritenere che l'autore della storia non ha mai visto il naso!

Però il Mondo Secreto serve appunto a far intendere agli studiosi che alle pretenziose sentenze dei voluti e creduti dotti del volgo non devono credere senza prima studiare quello che sia magia e praticarla: la quale missione del Mondo Secreto dà sui nervi ad alcuni, ma non per questo io muterò programma: il Mondo Secreto resta quello che è, si contenta di pochi lettori, e non ha in mira che una sola cosa, la verità nella Filosofia e nella Pratica e si pubblicherà fino al giorno in cui non avrò stimato di aver detto abbastanza e che più non deve nè può dirsi.

Cari editori, ho voluto far capire che la nostra non è una impresa libraria. L'hanno capito o devo spiegarmi più chiaramente, che è per mera combinazione che il Mondo Secreto si stampa a Napoli presso la vostra casa, e che non ci unisce un contratto di vita e di morte?

Io avevo pensato di mantenermi lontano da Napoli per qualche tempo, e non farmi degli amici personali; ora la mia riserva a farmi innanzi mi è giovata, e mi gioverà a dileguare perfino il sospetto che io voglia metter cattedra di magia a Napoli (dove prometto di non farmi vedere) per far amici e clienti. Desidero che innanzi al disinteresse tutti, anche i meno benevoli, si persuadano che oltre la magra soddisfazione di predicare ai sordi, altra non v’è. Dopo ciò non ritornerò più in queste polemiche dolorose. Scrivo Magia: chi vuole legga, chi no, no.

GIULIANO kremmerz

 

L'anima è fotografabile?


 

Nel fascicolo di giugno passato della Rivista di Studii Psichici, il sig. Lucio Silva scrive di alcune sue esperienze di effluviografia e ne discute con molta competenza.

Il signor Silva dà il metodo come Ottenere l'effluvio (o irradiazione fluidica) su di una lastra sensibile, in un gabinetto fotografico. Posate le dita per un quarto d'ora sulla parte non gelatinata di una lastra, per non sospettare del sudore e del movimento delle dita sullo strato gelatinoso, e fissata l'impressione si ottiene attorno all’impronta lasciata dalle dita un’aureola che si estende tutt’attorno.

Lo sperimentatore esclama con fine sarcasmo: — Oramai non c’era più dubbio: l'esistenza dell'anima era scientificamente e definitivamente dimostrata!..

Ma maliziosamente aggiunge;

« Io non ho creduto del tutto ozioso il tentare una nuova esperienza.

« Eccola. Prendete un oggetto qualunque, alla temperatura del corpo umano, meglio un sottile bicchiere pieno d'acqua, perché esso impiegherà maggior tempo a raffreddarsi; ponete quest'oggetto sulla lastra sensibile dalla parte opposta alla gelatina. Sempre inteso che la lastra sia immersa nel bagno e che si escluda persino la luce rossa. Dopo un quarto d’ora, passate al fissaggio e — oh delusione! — corrispondentemente alla grandezza dell'oggetto, sarà visibile una macchia la quale presenterà all'ingiro le stesse strie, lo stesso vermicolamento, che prima s'erano disegnati intorno ai segni dei polpastrelli delle dita.

Gran Dio! che il bicchier d'acqua abbia un corpo fluidico anch'esso?!

« Ora — domando io — quale è la particolarità che ci autorizza ad attribuire queste impressioni ad un ignoto fluido, anziché al calore istesso della mano?

« Se questa esperienza non dimostra che la mano non esercita alcuna azione fuori del calore, non si potrà neppure perciò sostenere che questa ignota azione esista.

« In altre parole, se nulla prova che sia solo il calore a determinare queste impressioni, nulla prova il contrario.

Mi permetto di domandare la parola per un fatto assolutamente impersonale — perché a leggere tutto ciò che gli psichiatri e gli sperimentatori metton fuori sui giornali scientifici, senza che nessuno discuta la inesattezza dei loro apprezzamenti e la nessuna serietà di essi, mi fa l'effetto delle discussioni di un vescovo che innanzi a dei preti ignoranti discuteva di rapporti tra il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo: ma chi è questo padre, questo figlio e questo.... terzo? Così delle osservazioni sulle effluviografie. Io dico sì, non imitiamo i grammatici che sono fabbri della bella parola, poco curando l’idea, ma se vogliamo intenderci, badiamo a ricordarci che ogni parola è un segno cui corrisponde un'idea determinata, se no noi non c'intenderemo più.

Il signor Silva ad un punto del suo ragionamento dice che molti si sono affrettati a citare queste irradiazioni come « prova dei corpo fluidico del nostro essere »; mentre più giù scherzando esclama: l’esistenza dell’anima è provata.

L’espressione di corpo fluidico è presa dagli occultisti e l’anima dalla filosofia elementare; parole elastiche le prime è parola molto elastica la seconda, che il signor Silva dovrebbe definirci per farci comprendere il valore che vi attribuisce.

Perché se lascia le parole come stanno, indecise il suo ragionamento demolitore della prova scientifica dell'anima e del corpo fluidico non raggiunge il suo fine, e dimostra a coloro che studiano i simboli degli occultisti antichi e che appena cinquettano i rudimenti della filosofia occulta dei moderni che gli esperimenti del signor Silva, e gli altri delle effluviografie dimostrano che si fa molto male, prima di procedere a prove sperimentali, di non studiare ciò che sotto il velame di versi strani la scienza dei magi predica ai sordi da tempo immemorabile.

Ponendo da parte il corpo fluidico e l'anima o adoperandoli in qualunque senso prettamente fisico, le due esperienze del Silva non si negano e non negano niente.

Le dita appoggiate sul rovescio della superficie non sensibilizzata di una lastra fotografica, danno l'impronta di una aureola o di macchie che segnano i polpastrelli delle dita e intorno a ciascuna di esse delle diramazioni a modo di strie vermicolate. Che cosa siano queste macchie e queste strie è ozioso discutere, perché è indiscutibile che sono l'effetto di luce che per la sua tenuità non è sensibile all’occhio fisico dell'uomo — e se esiste un dubbio che le macchie siano il prodotto del calore emanante dalle dita dello sperimentatore, è egualmente oziosa l’osservazione perché gli attributi delle diverse forme della emanazione fluidica umana è unitaria, cioè sintetica: vale a dire che se il fenomeno si attribuisce al calore, questa irradiazione calda, contiene la luce, perché nella filosofia della fisica (di cui non si sono occupati i soli occultisti) luce, suono, calore, magnetismo, è tutta la stessa forza centrale sotto le differenti manifestazioni e le varie energie sensibili: e quando i nostri mezzi meccanici di osservazioni saranno più avanzati si dovrà constatare che le manifestazioni foniche, per esempio, devono includere anche nelle minime parti manifestazioni di luce e di calore e così reciprocamente.

Passate alla seconda esperienza, quella del bicchier d’acqua. Le macchie sono identiche a quelle lasciate dalle dita! e che cosa prova questo?—Bisogna prima studiare se l’acqua non abbia la proprietà di ritenere in parte anche minima i raggi luminosi e di irradiarli nell’oscurità, oppure per essere più generici, bisogna riflettere se tutte le cose non abbiano il potere di assorbire, ritenere e rimandare la luce in proporzione insensibile per l'occhio umano e sensibile per un apparecchio più delicato. Esclama il signor Silva:

— Gran Dio! che il bicchiere d’acqua abbia un corpo fluidico anch'esso?! Non è uno scherzo nè una caricatura: sotto l'aspetto puramente fisico tutti gli oggetti hanno un corpo fluidico: dove v’è materia v’è radiazione di fluido: e, strano a dirsi, l'anima delle cose è vera ed ogni fenomeno chimico ne è una prova. L’Unità o Monade universale (Unità sintetica) è basata sul principio della continuità interrotta dell'anima delle cosa — o per intenderci meglio della vita o forza vitale, che dalla silice e dal granito monta attraverso il regno vegetale e animale fino al cervello umano.

In quanto poi alla prova fisica o meccanica del corpo fluidico dell'uomo bisogna ricercarla in tutte le manifestazioni di cui non ultima è quella della proiezione fluidica nelle esperienze di materializzazione — ma non bisogna spaventarsi nè credersi oltraggiato se la materia umana ha la stessa proprietà della materia non umana; tutto è materia e tutto è spirito, lo spirito penetra tutta la materia dal cristallo di quarzo all'alito di una creatura che pensa e ragiona. Bisogna montare molti scalini di sopra all'organismo dell’uomo progredito, per arrivare alle Intelligenze separate dalla materia, di cui parlano Dante Alighieri o i neoplatonici le quali Intelligenze, essendo da tutti presentate sotto forma di luci o di corpi o centri luminosi il filosofo della materia dovrebbe indagare se tra le differenti manifestazioni delle unica forza (cui l'unità delle forze fisiche ci fa riferire il suono, il calore, il magnetismo e la luce) sia proprio la luce la più perfetta delle manifestazione delle forze fisiche, ed espressione reale e fisica (non simbolica) di una intelligenza delle cose.

Così la fotografia degli spiriti ci avvierebbe alla soluzione sperimentale della espressione di una intelligenza embrionale anche negli oggetti che apparentemente non hanno anima!

Il problema che io pongo dà le vertigini: ma la scienza deve arrivare, per erigersi a sacerdozio, a questa incredibile constatazione dello spirito nella materia bruta!

kremmerz

 

NOTE VARIE

 

+ La Baronessa Cartier da Saint-René, segretaria della Lega delle donne per il disarmo internazionale ha pubblicato sulla Nation un bell’articolo inneggiante all’idea umanitaria di Nicolò II Zar delle Russie, testé tanto discussa.

+ Nel The Studio di Londra del 15 ottobre (n. 67) si trovano riprodotti gli affreschi del Palazzo Green, Amore e Psiche, i quali meritano di essere considerati nella storia del pensiero e del secreto nel pensiero umano che vola a Dio.

+ Il Prof. Giuseppe Pugliese ha pubblicato una traduzione del libro di Alessandro Weil, Leggi è Misteri della Creazione secondo la legge più assoluta. Eccellente idea.



[[1]] Qualcuno potrebbe aggiungere:.. vorrei pungervi con un bisturi per vedervi sanguinare.

Ditgene kan de teken zijn viajan priapisme ett moet onmiddellijk worden behandeld om blijvende schade tegul voorkomen. levitra

Moreover zithromax tell your prescriber and also health care professional if you are an frequent user of drinks with caffeine or even alcohol, should you smoke a cigarette, or the use of outlawed medications.

This may exist within patients who've a good genetically sensitive cns. order levitra

I cookie vengono utilizzati per migliorare il nostro sito e la vostra esperienza quando lo si utilizza. I cookie impiegati per il funzionamento essenziale del sito sono già stati impostati.

Accetto i cookie da questo sito.